Risulta pubblicato il decreto per 30.216 posti– 21.101 su posto comune e 9.115 su posto di sostegno – sulla Gazzetta Ufficiale n. 211 del 9 settembre 2023 per il concorso docenti 2023 fase transitoria. Ma i posti dovrebbero aumenteranno fino a 40 mila.
Infatti il contingente autorizzato di 50.807 unità per le immissioni in ruolo a.s. 2023/24 non ha raggiunto il suo limite massimo, lasciando 10.345 posti vuoti per le varie classi di concorso/posti di insegnamento. Questi ultime verranno utilizzate incrementando le disponibilità complessive a 40.561, suddivise tra 26.777 posti comuni e 13.784 posti sostegno.
Attendiamo conferma Ministeriale con il bando che sarà pubblicato a breve.
Il concorso sarà regionale e si potrà partecipare, per la scuola secondaria, max ad una classe di concorso della scuola secondaria di primo e una di secondo grado (con i titoli in possesso) + le procedure in possesso.
Prevista l’eliminazione della prova preselettiva, spesso considerata un filtro iniziale e la verifica delle conoscenze disciplinari nella prova scritta che saranno invece valutate nella prova orale assieme alle competenze didattiche.
Requisiti per i posti comuni di scuola secondaria
- laurea coerente con la classe di concorso oggetto del concorso + abilitazione per la specifica classe di concorso oppure
- tre anni di servizio negli ultimi cinque, entro il termine di presentazione della domanda, svolti presso le scuole statali, anche non continuativi, di cui almeno uno specifico oppure
- laurea coerente con la classe di concorso oggetto del concorso + 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022
Gli ITP (tabella B del DPR 19/2016) possono accedere con
- laurea di primo livello + abilitazione oppure
- diploma di accesso alla classe di concorso (il requisito sarà in vigore fino al 31 dicembre 2024).
Per i posti di sostegno
diploma di specializzazione conseguito ai sensi del DM n. 249/2010 per il grado richiesto
Come sindacati siamo in attesa anche la distribuzione dei posti per infanzia e primaria, per la quale non sono stati ancora forniti i dati dell’utilizzo delle graduatorie già esistenti.