Oggi, presso l’ITIS Galilei di Roma, l’INVALSI ha presentato gli esiti delle prove di valutazione degli apprendimenti effettuate in questo anno scolastico. All’incontro ha partecipato il ministro dell’Istruzione, on. Carrozza. Per la UIL Scuola ha preso parte Rossella Benedetti e per l’IRASE nazionale Francesca Severa.
Secondo una prassi ormai consolidata, il commissario straordinario dell’Istituto ha presentato brevemente i punti salienti dell’attività annuale, soffermandosi in particolar modo sulle innovazioni e ripetendo a più riprese che il lavoro svolto deve essere inteso come un importante strumento informativo per chi lavora nel sistema allo scopo di migliorarlo. Ha confermato che, per quanto riguarda le previste prove dell’ultimo anno della secondaria di II grado, anche nel 2014 avranno carattere campionario e sperimentale. Nei prossimi mesi,inoltre, è intenzione dell’Istituto avviare consultazioni sui principali progetti di valutazione, e in generale sull’intera Sistema Nazionale definito nel regolamento appena entrato in vigore. Il prossimo anno scolastico non potrà non essere pertanto considerato che transitorio per l’implementazione del Servizio nazionale di valutazione (SNV). Infine, il commissario ha annunciato un’iniziativa di valutazione dell’attività svolta sulla base delle opinioni liberamente espresse nei social network a riguardo delle prove. I commenti, raggruppati ed analizzati da una società dell’Università di Milano, serviranno per migliorare in futuro la comunicazione con utenti e addetti della scuola coinvolti nelle rilevazioni. Il ministro Carrozza è poi intervenuta leggendo una sua dichiarazione, dopo aver brevemente rassicurato i precari dell’INVALSI sull’avvio, entro luglio, di una serie di incontri per risolvere questa annosa situazione. Tutta la descrizione dei fondamenti scientifici e degli aspetti tecnici, nonché dei risultati stessi ha occupato tutto il resto dell’incontro. Non c’è grande differenza rispetto al quadro fornito dalle indagini dell’OCSE e si confermano le problematiche legate al Sud dell’Italia, specialmente nella secondaria di II grado, e le differenze di genere per quanto riguarda il rendimento in Italiano e Matematica.
Tutto il rapporto e la sintesi dello stesso sono già disponibili sul sito dell’INVALSI.
Quasi nessuno spazio è stato dato al contraddittorio, tenuto conto anche del fatto che il ministro non era presente negli ultimi dieci minuti riservati alle eventuali domande. Al di là di una valutazione pedagogica dell’utilità o della validità di tali rilevazioni, si è avuta come al solito la conferma che c’è scollamento tra la necessaria attività di valutazione del sistema e le strategie, le misure e le risorse messe in campo per far funzionare la scuola in Italia.