29/05/2016
Mobilità dirigenza scolastica: UIL. ANCORA DISPARITA’ DI TRATTAMENTO NELL’OBBLIGO DI PERMANENZA NELLA REGIONE. REGOLE CERTE ED EQUILIBRATE PER VIA CONTRATTUALE.
Oggi 24 maggio l’Amministrazione ha convocato le Organizzazioni Sindacali per l’informativa sulla circolare relativa alle operazioni di attribuzione degli incarichi dirigenziali, conferme, mutamenti, mobilità interregionale, con decorrenza 01/09/2016.
La circolare stabilisce l’ordine delle assegnazioni degli incarichi dirigenziali e fissa per i dirigenti il termine del 20/06 prossimo venturo per l’inoltro della domanda agli uffici scolastici regionali, richiamando l’attenzione sulla necessità di completare tutte le operazioni di mobilità entro il 15 luglio 2016.
La UIL Scuola, presente al tavolo con Rosa Cirillo, ha sottolineato l’evidente disparità di trattamento creatosi dal 2011 ad oggi, in tema di vincolo di permanenza dei dirigenti scolastici interessati alla mobilità interregionale. Infatti, i dirigenti scolastici assunti in ruolo con il DDG del 13/07/2011 “sono tenuti a permanere nella regione di attuale servizio per un periodo non inferiore a 6 anni”, mentre con il successivo DM del 27/08/2015 è stato superato il vincolo sessennale, riducendo l’obbligo di permanenza nella regione assegnata ad un triennio. Questa diseguaglianza di trattamento tra i dirigenti scolastici assunti precedentemente al 2015 e quelli assunti nel corso dell’anno scolastico 2015/16, oltre a creare malcontento nella categoria, darà luogo sicuramente ad una nuova ondata di ricorsi.
Andando oltre la lettura della circolare ministeriale sulla mobilità dei dirigenti scolastici, la UIL Scuola è fermamente convinta, che, la procedura di trasferimento, conferma e mutamento d’incarico dei dirigenti scolastici debba essere restituita alla libera scelta dei dirigenti medesimi, in base a regole certe e non discrezionalmente rimessa alle decisioni dei direttori scolastici regionali. In estrema sintesi, sia la contrattazione nazionale, sia quella regionale sulla mobilità dei dirigenti scolastici, non deve più essere riduttivamente risolta in un’informativa, ma ricondotta a regole certe, oggettive e condivise.