07/09/2016
ALLA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO ASSEGNA UN ORGANICO INADEGUATO PER GARANTIRE L’OFFERTA FORMATIVA DELLE SCUOLE PER IL NUOVO ANNO SCOLASTICO
LETTERA UNITARIA AL
Al Presidente
Regione Lombardia
Roberto Maroni
Ai Consiglieri
Regione Lombardia
Alla Dirigente Regionale
dott.ssa Delia Campanelli
USR Lombardia
Mancano pochi giorni dall’ inizio delle lezioni nella nostra regione. La situazione relativa agli organici assegnati del personale docente e del personale ATA per la Lombardia non consente di garantire l’ offerta formativa prevista dalle scuole e la gestione amministrativa e dei servizi tecnici e ausiliari per supportarne l’organizzazione e i servizi scolastici.
Come già denunciato con una lettera ai capigruppo delle sigle politiche presenti in Consiglio Regionale Lombardia e alla Dirigente Regionale dell’ USR, le scriventi Organizzazioni Sindacali regionali richiedono alla politica e all’ amministrazione scolastica regionale una presa di posizione e un intervento presso il governo perché si assegnino risorse umane sufficienti a garantire i tempi scuola (tempo pieno e tempo prolungato), le classi con numero di alunni previsto dal DPR 81/2009, i corsi serali, le IV e V classi della IeFP.
Nonostante l’organico potenziato, per la prima volta l’ organico di fatto assegnato invece di risorse aggiuntive porta ad una riduzione dell’organico di diritto e questo a fronte di un aumento di alunni pari a 5.300 unità rispetto allo scorso anno.
Si arriva all’assurdo di richiedere agli Uffici Scolastici Territoriali di ridurre l’organico di diritto già assegnato alle scuole.
Come già segnalato dalla stessa Dirigente Regionale dell’ USR servono almeno 700 unità aggiuntive di personale docente e, per quanto riguarda il personale ATA, abbiamo segnalato la richiesta di almeno 500 posti aggiuntivi.
Gli effetti della Legge 107/2015 si stanno dimostrando negativi e nelle scuole è emergenza su tutti i fronti.
Se l’intenzione era di creare una “buona scuola” dobbiamo constatare, e i fatti non ci smentiscono, quanto avevamo denunciato come pericolo negli effetti operativi della Legge: dalla mobilità del personale, al concorso, alle procedure della cosiddetta “chiamata diretta”. Tutte fallite.
E’ necessario re-instaurare un rapporto di dialogo e confronto con tutti i soggetti che rappresentano la scuola e chi ci lavora a partire dalle rappresentanze sociali.
Affermiamo con forza che gli organici delle scuole non possono essere considerati come un semplice “costo” e legati al solo calcolo finanziario.
La scuola è un “investimento” per il futuro di chi la frequenta e per il Paese. Chiediamo alla Regione Lombardia un impegno nei confronti del Governo e de MIUR per ottenere i posti aggiuntivi necessari a garantire offerta formativa e servizi scolastici delle scuole lombarde.
I Segretari Regionali delle Organizzazioni Sindacali della Lombardia
FLC CGIL CISL SCUOLA UIL SCUOLA SNALS CONFSAL GILDA UNAMS