Contratto Scuola: Per la Uil pronti per andare alla no stop e trovare soluzioni.

08/02/2014

Contratto Scuola: Per la Uil pronti per andare alla no stop e trovare soluzioni.

“Siamo pronti per andare alla no-stop”. Alla vigilia di un nuovo incontro all’Aran la Uil scuola assicura la propria disponibilita’.

“Un contratto e’ un momento di confronto tra parti diverse, bisogna trovare un equilibrio – spiega il segretario generale

Pino Turi, – in presenza di rigidita’ di leggi e risorse disponibili. Si puo’ contrattare quello che c’e’, utilizzandole al

meglio, mettendo i soldi in tasca ai singoli lavoratori.

A quanti chiedono strumentalmente di ‘non firmare’ rispondiamo che stiamo lavorando da un anno a questo contratto e che

ragione fondante del sindacato e’ superare le difficolta’, trovare soluzioni. Non siamo disposti ad accettare scenari

preconfezionati. Vogliamo essere – aggiunge – un sindacato credibile, rappresentativo, affidabile”.

“Quello che si andra’ a negoziare e’ un contratto con caratteristiche particolari – chiarisce Antonio Foccillo,

segretario confederale Uil – perche’ arriva dopo i dieci anni piu’ bui del pubblico impiego. Ribaltare l’ottica che voleva i

sindacati al margine e i temi del lavoro definiti per legge, non sara’ un lavoro ne’ facile, ne’ veloce. Siamo convinti – continua

Foccillo – che vada superata ogni forma di demagogia e che si debba decidere, affrontando concretamente le questioni”.

“E’ un contratto che ha la sua identita’ con contenuti e procedure diverse da quello degli statali. E’ questo – osserva

Turi – il punto di forza: non lo stiamo riscrivendo interamente, lo stiamo ridefinendo. Qui anche la difficolta’: non vogliamo

portare un contratto ben scritto verso una legge che non funziona (la 107). Vogliamo piuttosto fare in modo che

attraverso questo contratto si possano superare le rigidita’ della legge. Ci sono elementi  che intendiamo mettere a punto –

aggiunge Turi – menzionando le questioni aperte legate all’utilizzo delle risorse finanziarie, ma anche di innovazione

e modernita’ che vogliamo valorizzare come il ‘diritto alla disconnessione’,  diritto che entra ora per la prima volta nel

contratto. Pensiamo a un modello di scuola e non a un articolato normativo. Cio’ che intendiamo fare e’ riportare il contratto al

nostro modello di scuola, quello di comunita’ educante, superando strettoie burocratiche, finanziarie, pregiudizi e preconcetti,

e’ questo cio’ che stiamo facendo”. (ANSA)