31/01/2020
DOPO LO STRAPPO AL MIUR
Crocette enciclopediche, senza potersi preparare. Correzione dei test a mano, con le commissioni.
E’ questo il concorso straordinario che il Miur sta preparando per i precari delle nostre scuole.
Insegnano nelle nostre scuole da anni. L’ Unione europea ha sanzionato l’Italia per aver reiterato troppe volte i loro contratti a tempo determinato. Continueranno ad
insegnare nei prossimi anni perché il sistema del nuovo reclutamento e i concorsi ci metteranno tempo per essere conclusi.
Dovremmo anche fare presto, entro il 1 settembre. Ma il ministero dell’istruzione, senza avere ancora un assetto di comando definito, tesse e sfila come Penelope.
Per la selezione dei 24 mila precari la procedura concordata è quella del concorso straordinario: e qui ci siamo. Ma se da un lato si tesse dall’altro si sfila: in qualunque concorso,
che decide delle sorti di una persona, si offrono gli strumenti per essere nelle condizioni di fare bene. Qui no. La prova computer based – deve andare dallo spillo a Marte, senza
possibilitĂ di prepararsi.
La correzione: se di crocette si tratta dovrebbe essere fatta elettronicamente, con un lettore ottico. Rapido e oggettivo. Qui no: saranno delle Commissioni a valutare le crocette.
Di quale trasparenza stiamo parlano. Di quali competenze? – richiama l’attenzione il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi all’indomani della rottura delle relazioni sindacali proprio sulla questione concorsi.
Il concorso straordinario è strutturato in due momenti: una fase iniziale selettiva, quella dei test e una successiva valutativa, quella delle competenze e attitudini, che viene fatta alla fine di un intero anno scolastico di formazione con prova orale per la conferma in ruolo.
Quindi non c’è nessuna operazione mnemonica – rilancia Turi.
Ci vuole coerenza, serietĂ e competenza. Abbiamo portato alla delegazione del ministero un pacchetto puntuale di proposte emendative (a breve il dettaglio on line sul sito Uil Scuola).
La risposta giunta dal ministero è quella di sorpresa per lo strappo consumato ieri. Ma davvero pensano di poter trattare così decine di migliaia di persone?
La situazione dei precari va risolta: decine di migliaia di insegnanti che in questo momento sono in classe, con contratti precari, e migliaia di persone che stanno svolgendo le funzioni di Dsga nelle scuole ai quali viene sottratta ogni possibilità di vedere riconosciuta la loro professionalità , stanno aspettando. Per tutelare queste persone prenderemo tutte le misure che si renderanno necessarie – conclude Turi.
La Segreteria Territoriale Uil Scuola Brescia