Si è aperta oggi a Budva, in Montenegro, la Conferenza ETUCE 2024, evento che ha riunito i sindacati degli insegnanti di tutta Europa con lo slogan “Lottare per il futuro dell’istruzione pubblica in un’Europa sociale”. Due giorni di dibattiti, decisioni e condivisione di strategie per il futuro dell’educazione in Europa. Presenti per la Uil Scuola Rua, i Segretari nazionali Enrico Bianchi e Francesca Ricci; Rossella Benedetti, Responsabile delle Relazioni Internazionali.
La scuola è il presente. Il presente è già futuro. In un periodo di instabilità globale – ha affermato la Segretaria nazionale Uil Scuola Rua Francesca Ricci durante il suo intervento – dobbiamo credere che l’istruzione sia la strada per costruire un mondo di pace.
Dove manca l’istruzione, nascono i conflitti – ha ricordato -. La scuola a cui guardiamo è di tutti e di nessuno: pluralista, condivisa e di qualità, fatta da donne e uomini che ogni giorno svolgono con dedizione un lavoro troppo spesso sottovalutato a livello sociale e sottopagato, soprattutto in Italia”.
Sulla situazione in Italia: “Il nostro Paese destina solo il 4,2% del PIL e il 7% della spesa pubblica all’istruzione, cifre che ci pongono agli ultimi posti in Europa. Il personale della scuola vive una condizione di precarietà inaccettabile, con oltre 200 mila insegnanti e 40 mila Ata con contratti a termine. È necessario un cambiamento strutturale che parta dagli investimenti.
Durante il suo intervento Ricci ha condiviso con i delegati europei le ragioni che porteranno la Uil Scuola Rua a scioperare il prossimo 29 novembre: “Il sistema italiano ha raggiunto la quota di oltre 250 mila precari, le retribuzioni restano troppo basse ed è più che mai urgente riconoscere il valore sociale e professionale di chi lavora a scuola.
La centralità della contrattazione: per la prima volta la Uil Scuola Rua ha fatto una scelta difficile, coerente, raggiunta attraverso il confronto con i lavoratori in centinaia di assemblee: non ha firmato la parte normativa (siglando quella economica) del contratto di lavoro nella convinzione che non si possono firmare testi che peggiorano le condizioni di lavoro, ha sottolineato Ricci.
La Manovra di Bilancio presentata prevede sostegni economici alle scuole private, mentre penalizza quelle statali con significativi tagli al personale docente e non docente. Inoltre, trascura il tema della sicurezze nelle scuole, spesso fatiscenti e dove studiano oltre 10 milioni di persone.
Gli studenti e le studentesse sono il cuore del nostro impegno per un’istruzione di qualità.
Garantire un accesso a tutti e a tutte, dare le stesse opportunità in termini di partecipazione, inclusione, dialogo, coesione sociale, superare le barriere linguistiche, arginare la dispersione scolastica, significa creare percorsi di crescita, uguaglianza, libertà, sviluppo, ha concluso la Segretaria.
Nel link il testo integrale dell’intervento di Francesca Ricci alla Conferenza ETUCE 2024.