Le prove a partire dal 2015
A maggio il pre-test su base campionaria a livello nazionale / Il report dell’incontro
Si è svolta presso l’ITIS Galilei di Roma la presentazione dei quadri di riferimento per le prove Invalsi da somministrare agli studenti dell’ultimo anno delle scuola secondaria di II grado.
Per la UIL Scuola hanno partecipato Noemi Ranieri e Rossella Benedetti.
Oltre ai responsabili dell’Istituto è intervenuto anche il ministro Profumo. Sono state fornite informazioni sulla tempistica di somministrazione e sui quadri di riferimento provvisori che sottintendono alla realizzazione delle prove. Verranno valutate le competenze di letto-scrittura e matematiche.
L’introduzione della prova sarà graduale: a maggio di quest’anno verrà effettuato un pre-test su base campionaria, poi a gennaio 2014 su base censuaria e a gennaio 2015 ci sarà l’entrata a regime delle prove. Questo annuncio toglie ogni dubbio riguardo alla sostituzione della terza prova d’esame con le prove Invalsi. D’altra parte, le scuole potranno decidere se utilizzare i risultati come elemento valutativo degli alunni. In ogni caso, c’è l’intenzione da parte dell’Istituto di farne anche uno strumento di orientamento e di selezione per le Università, realizzando in tal modo una connessione più stretta con la scuola secondaria. Probabilmente nel 2014 si avvieranno anche le sperimentazioni per la prova di Inglese per affiancarla nel 2015 alle altre due. Resta da definire se sarà costruita in continuità con quelle dei segmenti precedenti o in modo diverso, come accertamento delle competenze linguistiche applicate ad altre materie. I quadri di riferimento, illustrati diffusamente dagli esperti, sono provvisori e nel periodo tra maggio e ottobre 2013 verrà data la possibilità agli addetti di esprimere la propria opinione o suggerimenti per modifiche degli stessi.
A più riprese si è sottolineato il ricorso a prove somministrate con il computer, specialmente per attuare una futura personalizzazione in base a software in grado di adattare parte della prova sul livello dello studente rivelato dalle sue precedenti risposte. Ci chiediamo, però, come pensano di realizzare questa pratica in tutte le scuole italiane, sapendo che qualche giorno fa in occasione del rapporto OCSE sul Piano Digitale Nazionale sono emerse le carenze di strumentazione e di collegamenti delle istituzioni scolastiche della nostra penisola. A breve, l’Invalsi metterà in linea sia la registrazione video dell’incontro che le diapositive usate per presentare i quadri di riferimento.