06/09/2016
RENDICONTAZIONE SPESE BONUS FORMAZIONE DOCENTI
La burocrazia minaccia anche le novità positive e ignora i tempi della scuola
Una riunione informativa sulla rendicontazione delle spese relative al bonus per l’aggiornamento professionale dei docenti si è svolta oggi presso la Direzione generale per le risorse umane e finanziarie del MIUR. Per la UIL Scuola ha partecipato Antonello Lacchei.
I rappresentanti del Miur hanno illustrato la nota 12228 del 29 agosto 2016 con la quale il ministero fornisce alle scuole le istruzioni per raccogliere la documentazione relativa alle spese sostenute dai docenti destinatari del bonus per l’aggiornamento professionale. La stessa nota proroga il termine per la rendicontazione – fissato al 31 agosto dalla legge – al 15 ottobre 2016 e trasmette alle scuole i modelli necessari. Possono essere dichiarate spese effettuate entro il 31 agosto. La documentazione dovrà essere consegnata dal docente all’Istituzione scolastica di ultima titolarità. I docenti che hanno ricevuto il bonus dopo il 1 agosto possono spendere e rendicontare fino al 15 ottobre.
La Uil Scuola ha ribadito che la tempistica di emanazione della nota (29 agosto) rivela tutti i limiti dell’approccio burocratico del MIUR che -ignorando i tempi della scuola ed il lavoro già svolto dagli uffici di segreteria – fornisce istruzioni tardive a ridosso della scadenza e dell’inizio del nuovo anno scolastico.
In casi come questi la duplicazione di adempimenti che ricadono sul personale può essere evitata programmando per tempo la comunicazione. Questa, purtroppo, è l’ennesima prova della distanza degli uffici del Ministero dalla realtà e dal lavoro e dalla vita delle scuole e di chi vi opera.
Nel corso della riunione è stato chiesto un riscontro alla lettera indirizzata ai Ministri Giannini e Padoan sulle modalità di restituzione dei 500 euro da parte del Segretario Generale e della Segreteria nazionale UIL Scuola accreditati in qualità di docenti che ricoprono il mandato sindacale a tempo pieno, per consentire, invece, di riconoscerli al personale educativo che come è noto è inquadrato a pieno titolo nell’area docenti, ai sensi dell’art. 25 del CCNL.
Su entrambe le questioni i rappresentanti del Ministero hanno manifestato la necessità di un approfondimento con le altre direzioni.