07 Aprile 2016
Turi: ora si rinnovino i contratti. Siglato nella notte l’accordo all’Aran sui comparti nel pubblico impiego.
Ci sono forzature ma un sindacato moderno è in grado di gestirle.
Si è chiusa una questione che andava avanti da anni, ora si possono rinnovare i contratti – è il commento a caldo del segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, all’indomani dell’accordo siglato all’Aran sui comparti del Pubblico impiego.
Adesso verificheremo la vera volontà del Governo – mette in chiaro Turi – di rinnovare i contratti e riconoscere il lavoro delle persone. Questo a partire dalla prossima Legge di Stabilità che dovrà prevedere investimenti per la scuola, settore strategico del Paese.
Il 5 aprile 2016 è stato sottoscritto il CCNQ per la definizione dei comparti di contrattazione delle amministrazioni pubbliche e delle relative aree dirigenziali. La delegazione della UIL è stata guidata dal Segretario confederale Antonio Foccillo, per la UIL Scuola hanno partecipato Pino Turi, Noemi Ranieri ed Antonello Lacchei.
I nuovo testo – su cui dobbiamo registrare il permanere di qualche forzatura, anche dopo il duro confronto contrattuale in cui abbiamo ottenuto modifiche tali da evitare quelle più deleterie che tentavano addirittura di inserirsi nelle libere scelte delle Organizzazioni sindacali – aggrega i lavoratori pubblici in 4 comparti. In quello dell’Istruzione e della ricerca i lavoratori della Scuola, dell’Università, della Ricerca e dell’AFAM; gli altri in quello delle Funzioni Centrali, delle Funzioni Locali e della Sanità.
Con questo accordo vengono ribadite le specificità della scuola e di chi opera nel settore dell’istruzione, la centralità delle RSU ed il ruolo della contrattazione nazionale e di secondo livello.